giovedì 12 maggio 2011

Autopoiesi



¿Qué se originò hace tres mil novecientos millones de años, de modo que usted puede decir ahora que los seres vivos se originaron entonces?

1 commento:

Fabio ha detto...

Il termine autopoiesi deriva dalle parole greche "auto", che significa "da sé", e "poiesis" (da cui deriva anche la parola poesia), che significa "produzione". Il biologo cileno Humberto Maturana coniò il termine intorno al 1972, insieme al collega Francisco Varela, a partire dalla domanda che un alunno del suo corso di biologia gli rivolse una decina di anni prima, su cosa sia ciò che si origina in qualche momento 3.900 milioni di anni fa, quando si originano gli esseri viventi. Maturana non riuscì a rispondere subito alla domanda, ma si applicò negli anni seguenti a trovare una risposta, e vi riuscì proprio elaborando il concetto di autopoiesi, che permette di caratterizzare ciò che fa un essere vivente adesso, ed allo stesso tempo che permette di capire cosa sia ciò che si è originato 3.900 milioni di anni fa. In sintesi l'autopoiesi, come ipotizzata da Maturana e Varela, è l'organizzazione del sistema vivente, uno schema generale di organizzazione comune a tutti i sistemi viventi. Essa è una rete di processi di produzione, in cui la funzione di ogni componente è quella di partecipare alla produzione o alla trasformazione di altri componenti della rete. In questo modo l'intera rete "produce continuamente se stessa". Viene prodotta dai suoi componenti e a sua volta produce i componenti. "Nei sistemi viventi il prodotto del loro operare è la loro propria organizzazione."
Una distinzione base è quella tra organizzazione e struttura. Mentre lo schema di organizzazione di un sistema è la configurazione delle relazioni fra le sue componenti, la struttura ne diventa la materializzazione fisica. Per esprimere la natura della vita da un punto di vista sistemico è necessaria un'altra dimensione concettuale, che è quella della cognizione. L'intuizione (inizialmente formulata da Gregory Bateson e poi ampliata dai due autori cileni) è quella dell'identificazione della cognizione con il processo della vita. Anche gli esseri meno evoluti hanno una loro capacità di cognizione, facendo parte della cognizione le percezioni, le emozioni e le azioni, ossia l'intero processo della vita.
Nell'ambito umano fanno parte della cognizione il linguaggio, il pensiero, ed ogni altro attributo della coscienza, propria dell'uomo, ma il concetto generale è molto più ampio e può essere esteso alla caratterizzazione di ogni essere vivente. Questa intuizione evidenzia l'esistenza di una mente (identificata come processo della cognizione) senza la necessità che ci sia un cervello (la struttura). Ciò supera la divisione cartesiana tra mente e materia, che risultano semplicemente due dimensioni diverse dello stesso fenomeno della vita.

Bibliografia essenziale: Capra F., "La rete della vita", BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2001